Quando l’Arte della Ceramica di Fontebuoni chiude i battenti, Galileo e Chino fondano nel 1906 a Borgo San Lorenzo una nuova manifattura, chiamandola Fornaci San Lorenzo e adottando come marchio l’immagine della graticola, attributo del Santo patrono del paese. Tornando nella terra d’origine i Chini possono non solo rinsaldare un legame mai interrotto con un passato familiare, ricco di fermenti, ma anche mettere a frutto le capacità e le esperienze di tutti i componenti della famiglia stessa. Nell’arco dei quaranta anni di attività, che ebbe termine nel 1944 quando la fabbrica fu distrutta da un bombardamento, le Fornaci realizzano prodotti di notevole qualità in molteplici campi delle arti decorative e applicate. Infatti alla tradizionale produzione di ceramiche si affiancherà anche quella di vetrate, ferri battuti e mobili, senza escludere attività a carattere urbanistico e architettonico. All’interno della manifattura Chini il lavoro era il risultato della fatica di tutti, attraverso una organizzazione che coinvolgeva e valorizzava le competenze di ciascuno, consentendo di fornire ad ogni eventuale committente realizzazioni di grande impegno strutturale.
Almeno fino alla sua partenza per il Siam (1911) Galileo fu il principale artefice ed ideatore delle decorazioni mentre la direzione tecnica era curata da Chino. Successivamente Le Fornaci si arricchirono del contributo dei figli di Chino, Tito e Augusto, mentre l’intervento di Galileo, pur presente, si attenua anche a causa dei molteplici impegni conseguenti alla sua affermazione come pittore e scenografo. Dal punto di vista stilistico l’intensa produzione della fabbrica borghigiana accentua inizialmente la tendenza verso una rarefazione degli aspetti naturalistici, creando decorazioni di un’eleganza quasi astratta, memore degli schemi della cultura liberty europea. Ma su questa componente aggiornata si innestano richiami e citazioni della grande tradizione artistica italiana e toscana in particolare, avvertibili soprattutto nelle realizzazioni di carattere ufficiale o religioso. Frequenti sono infatti i tributi all’arte medievale e rinascimentale. Spesso la compresenza di questi due filoni culturali si fonde in risultati di grande omogeneità stilistica e di indiscutibile efficacia.
Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it